ScimmieOnTheRoad logo
ScimmieOnTheRoad

La guida di Lanzarote

By Daniela

La guida di Lanzarote
7 min read

COME ARRIVARE

Da Corralejo (Fuerteventura) vi sono tre compagnie che operano la tratta. Il tragitto dura circa 30 minuti ed il prezzo è circa €30 a persona.
E' possibile anche arrivare in aereo.

COME SPOSTARSI

In entrambe le isole abbiamo optato per affittare un'automobile. Ci siamo affidati a CICAR che, come le altre compagnie, permette il noleggio senza utilizzo della carta di credito. Se è possibile scegliete una vettura idonea a viaggiare in stradine sterrate. Ricordatevi di filmare e fotografare l'automobile controllando insieme al personale l'eventuale presenza di graffi e danni (Dario è ossessivo in questa cosa, rendetelo fiero e fatelo anche voi!). ​Le strade sono per la maggior parte dissestate e sabbiose; se il terreno risultasse umido fate attenzione a non rimanere incastrati. Se ciò dovesse accadere o decideste, per qualche assurdo motivo, di parcheggiare l'auto nella sabbia posizionate il tappetino dell'auto sotto le ruote: funziona! Il tempo è quasi sempre soleggiato tranne, ovviamente, quando siamo andati noi. ​​​

DOVE MANGIARE

  • El Barquillo (La Santa): se siete alla ricerca di cucina casereccia e di qualità è il posto per voi. Il locale è molto rustico, ma i tavoli sono sempre pieni di gente; prenotate per assicurarvi un posto. Da provare senza ombra di dubbio il polpo e i lapas (crostacei).
  • El Quemao (La Santa): anche in questo caso pochi fronzoli, ma ottima qualità. Sedie e tovaglie in plastica per gustare delle ottime tapas. Andateci a pranzo!
  • El Pisquito (Arrieta): bar in riva al mare che offre una selezione di piatti locali eccellente. Noi consigliamo le puntillas de calamares .

DOVE ALLOGGIARE

La Santa è un buon punto di partenza per esplorare l'isola utilizzando l'auto; abbiamo affittato un grazioso appartamento tramite Airbnb,, ma attualmente non risulta presente nell'elenco delle abitazioni disponibili.

COSA VISITARE

Parco Nazionale Timanfaya

Il parco comprende un'area vastissima di Lanzarote e, al suo interno, ci sono più di 25 vulcani. E' stato dichiarato patrimonio mondiale dell'umanità dall'UNESCO ed è, di conseguenza, impossibile accedervi senza permesso. Essendo una delle attrazioni più famose, l'ingresso è costantemente invaso da automobili in coda. Giunti al parcheggio, la gita si può svolgere in due modi: a bordo di un autobus o tramite un trekking guidato. Quest'ultima opzione sarebbe stata la nostra scelta, se non avessimo scoperto che è necessario prenotare mesi prima. Saliti quindi sul bus, ci avventuriamo in un paesaggio dominato da rocce nere e qualche timido lichene. Il pullman impiega circa 40 minuti a percorrere la strada fermandosi di tanto in tanto per permettere di fotografare i paesaggi più belli. Purtroppo il bus è chiuso e, di conseguenza, ci si ritrova ad osservare e fotografare l'esterno attraverso vetri sporchi.
Giunti in cima, ci attende lo spettacolo del geyser , una grande eruzione di acqua calda e vapore indicatore della ancora viva attività nel sottosuolo. Sempre in questo luogo è presente il ristorante progettato da Cesar Manrique , "El Diablo", famoso per la presenza di un barbecue alimentato dal calore sotterraneo.
ll costo di ingresso al parco è di circa €10 a persona, incluso il giro in pullman. Ricordatevi che all'entrata di ogni punto di interesse dell'isola è possibile acquistare dei biglietti cumulativi con più attrazioni incluse.

Poco distante dal punto di accesso è possibile effettuare una escursione sui cammelli. Il costo è di circa €12 a persona. Il paesaggio è meraviglioso ed è un'esperienza unica. Lo rifaremmo? Probabilmente no. Questi animali sono costretti a sdraiarsi per ore a terra con in groppa una sella e una tremenda museruola di ferro. Per quanto essi siano animali normalmente utilizzati per il trasporto,non riusciamo ad approvare il loro trattamento nei contesti turistici.

Jardin de cactus

Ultima opera di Cesar Manrique , il giardino si sviluppa in una conca a forma circolare suddivisa in terrazze. Qui sono coltivate 1400 specie di cactus tutte accuratamente catalogate. Un mulino a vento sovrasta l'area consentendo una spettacolare visione dall'alto. L'opera è impressionante sia dal punto di vista botanico che dal punto di vista strutturale -da amante dei cactus non ho potuto che rimanerne assolutamente affascinata-.
​Il costo di ingresso è di circa €6; la visita è libera e dura circa un'ora.

Cueva de los verdes

Cueva de los Verdes è una lunghissima galleria sotterranea di origine vulcanica lunga 6 km. La galleria è percorribile dai turisti solo per un kilometro attraverso una visita guidata. Per circa 50 minuti verrete condotti in un vero e proprio viaggio al centro della terra. Un piccolo lago interno cela un segreto (no, non vi daremo nessuno spoiler, primesso!). L'acustica è, ovviamente, ottima e proprio per questo motivo una parte della grotta viene talvolta utilizzata per concerti.
​Il costo dell'ingresso è di circa €8 e la visita dura circa 40 minuti.

Mirador del Rìo

Altra opera di César Manrique, il Mirador si trova a 473 metri di altezza ed è perfettamente integrato con la natura circostante. Dal balcone si ha una vista eccezionale sull'isola di fronte, la Graciosa. All'interno sono presenti alcune opere ed un piccolo bar con le pareti vetrate che permette, quindi, l'osservazione anche in caso di brutto tempo.
Il costo di ingresso è di €5.

La Graciosa

La Graciosa è una piccola isola al nord di Lanzarote. Per arrivare è necessario recarsi al porto di Orzòla da cui partono traghetti ogni 30 minuti circa. Il costo per andata e ritorno è di €20 a persona. Caleta de Sebo è il porto di arrivo e l'unica vera cittadina esistente. Da qui è possibile visitare l'isola tramite un tour con jeep o affittando una bicicletta. Considerando che la prima opzione ha un prezzo non indifferente, la nostra scelta è ricaduta sulla seconda alternativa al costo di €10 per tutta la giornata. Ricordatevi che l'isola non ha strade asfaltate quindi è necessario un minimo di preparazione atletica per pedalare nelle stradine sterrate e sabbiosa -come prova vivente di persona che odia andare in bicicletta posso dire che, superato il trauma iniziale, il percorso è praticabile-.
Sudore e fatica ci accompagnano alla scoperta di questa magnifica isola e delle sue spiagge selvagge. Non perdetevi la spiaggia di las Conchas ,1 ora di pedalata, una lingua di sabbia dorata che contrasta con il blu del mare. Non fermatevi qua: l'isola offre tantissimi posti poco frequentati altrettanto spettacolari. Ricordatevi di portare il pranzo al sacco per non avere vincoli di orario e visitare al meglio questo posto incredibile.

Spiagge

  • Playa de Famara: il paradiso dei surfisti con correnti talvolta forti. Lunghissima spiaggia dorata.
  • Arrieta: zona di pescatori, famosa per i ristoranti di pesce -noi ci siamo andati proprio per quel motivo-.
  • Costa teguise: la zona offre una grandissima quantità di spiagge e, per questo motivo, super turistica.

Caldera Blanca

L'inizio dell'escursione si trova al Volcanic Trail Parking ; da qui una lunga strada conduce nel bel mezzo di un paesaggio lavico. Sono presenti alcuni cartelli che raccontano la storia e l'evoluzione del territorio. La pendenza è minima e la camminata dura circa 1 ora e trenta minuti.
Lungo il tragitto incontrerete la Caldereta , un vulcano più piccolo che in passato veniva utilizzato come orto; la forma circolare, infatti, era in grado di proteggere le coltivazioni dal forte vento. Il consiglio è di salire nel tardo pomeriggio e godersi il tramonto dalla vetta. Nonostante il tragitto non sia particolarmente difficoltoso munitevi di scarpe adeguate e una giacca per il vento.

Telamon

La storia di questa nave risale al 1981 quando, carica di legname, partì dalla Costa d'avorio alla volta di Salonicco. Una tempesta improvvisa mise in difficotà la nave che iniziò ad imbarcare acqua. Il porto più vicino negò l'ingresso all'imbarcazione temendo che potesse affondare da un momento all'altro e bloccare il transito anche alle altre navi. Di conseguenza venne trasportata in una piccola baia dove si trova tuttora. Con una parte del legname è stata realizzata una scultura che porta il nome di La hoguera de San Juan.